domenica 11 gennaio 2015

7 Il simbolo religioso [Eliade]


Eliade scrive nel 1958: "Il simbolo religioso traduce una situazione umana in termini cosmologici, e
viceversa; più precisamente, esso svela la solidarietà fra le strutture dell’esistenza umana e le strutture cosmiche. L’uomo non si sente ‘isolato’ nel cosmo, è ‘aperto’ a un mondo che, grazie al simbolo, diviene familiare. D’altra parte, le valenze cosmologiche del simbolo gli consentono di uscire da una situazione soggettiva, di riconoscere l’obiettività delle sue esperienze personali. (Eliade, 1962, pp.
261-262). Il simbolo quindi non è mero costrutto opzionale tramandato e condiviso, bensì espressione di un quid che la ragione non com-prende (in consonanza con il significato conferitogli da Carl Gustav Jung); inoltre dice del rapporto intimo tra uomo e universo, psiche individuale e strutture del reale."
[SORGE Giovanni, Idolatria della storia e apertura al cosmo, in ALETTI Mario, Psicologia della religione e teoria dell'attaccamentop.249-256] ...leggi tutto

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